Solide strategie di cybersecurity per le piccole e medie imprese sono necessarie e devono bilanciare tecnologia, servizi e formazione per fronteggiare le minacce informatiche.
Tuttavia, l’attuale crisi economica ha reso più limitati i budget destinati alla cybersecurity, costringendo i leader a prendere difficili decisioni. Dare priorità ad alcuni aspetti di sicurezza rispetto ad altri ha portato all’adozione di strategie parziali, lasciando irrisolte alcune vulnerabilità.
Esploriamo l’importanza di una strategia completa di cybersecurity per le piccole e medie imprese.
Il rapido passaggio al lavoro da remoto in seguito alla pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto significativo sul modo di operare delle organizzazioni. Secondo Forrester, si prevede che il 40% dei dipendenti europei lavorerà regolarmente da casa entro il 2024[1] e il passaggio ad ambienti di lavoro ibridi pone sia opportunità che sfide. Il lavoro da remoto ha infatti ampliato la potenziale superficie di attacco, introducendo tecnologie non gestite e incoraggiando la cultura del “bring your own everything”. Questo boom di applicazioni e dispositivi non autorizzati è sfuggito alla supervisione dei team di sicurezza, creando non pochi rischi per le aziende.
Questo cambiamento ha reso inadeguate le difese di sicurezza tradizionali: firewall e sistemi di rilevamento delle intrusioni si sono rivelati inadatti a proteggere gli utenti al di fuori dei confini convenzionali. Inoltre, le tecnologie cloud hanno ulteriormente offuscato il perimetro, vista la possibilità di gestire le operazioni aziendali tramite soluzioni SaaS e piattaforme cloud.
La scarsità di competenze in materia di cybersecurity complica notevolmente questo quadro, mettendo le aziende in difficoltà nella gestione della gamma di soluzioni e piattaforme introdotte. Questo scenario ha inoltre reso gli utenti finali più vulnerabili alle minacce informatiche, poiché gli attori malevoli hanno iniziato a sfruttare le vulnerabilità presenti nelle infrastrutture destinate al lavoro da remoto.
Costruire un piano sostenibile
Bilanciare gli aspetti tecnici della cybersecurity con strategie di business agili e sostenibili è fondamentale per i leader aziendali. Un buon business plan non può prescindere dalla cybersecurity, visto l’impatto che le minacce informatiche possono avere sulle operazioni aziendali.
Per affrontare queste sfide senza grandi investimenti, HWG Sababa raccomanda un light security assessment, in linea con i framework di cybersecurity più diffusi. Questo assessment copre vari aspetti della sicurezza, tra cui Active Directory, scanning del traffico DNS, Vulnerability Assessment, Email Risk Assessment, Firewall Assurance e programmi di formazione per gli utenti. Una valutazione di questo tipo – a 360 gradi e a basso costo – consente di misurare la maturità complessiva dell’azienda in termini di security, nonché di identificare le aree di rischio.
Questo approccio permette ai responsabili della sicurezza di affrontare contemporaneamente più aree della cybersecurity con il budget medio di una PMI, solitamente riservato ad un solo ambito di sicurezza.
Il programma RedEx offre un approccio multi-step e personalizzato per minimizzare l’esposizione alle minacce informatiche, in linea con gli obiettivi aziendali, le risorse e il budget. Il programma, della durata di 36 mesi, traccia una roadmap personalizzata per il miglioramento continuo della maturità informatica, mitigando al contempo i rischi.
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[1] Ricerca Forrester “Predictions 2024“