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Roadmap di cybersecurity per il settore dei trasporti

Il settore dei trasporti sta attraversando una profonda trasformazione digitale, con l’integrazione di tecnologie avanzate e sistemi intelligenti per ottimizzare la viabilità, le reti ferroviarie, le rotte marittime e il traffico aereo. Tuttavia, questa maggiore connettività comporta un aumento dei rischi legati alla cybersecurity, che richiede strategie innovative e articolate per la protezione di sistemi critici. In questo articolo verranno analizzate le principali sfide di cybersecurity che le aziende di trasporto si trovano ad affrontare, offrendo spunti su come possano rafforzare le proprie difese.    

Il panorama delle minacce cyber nel settore dei trasporti

Man mano che il settore dei trasporti abbraccia l’automazione e la connettività, diventa sempre più esposto alle minacce informatiche. Secondo IBM, nel 2023 le fughe ed estorsioni di dati hanno impattato il 67% delle aziende operanti in questo campo. Tali organizzazioni si trovano ora ad affrontare una doppia sfida: modernizzare i sistemi legacy e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, proteggendo al contempo le loro operazioni da attacchi informatici sempre più sofisticati.

Per affrontare efficacemente questi rischi, è fondamentale adottare una strategia di cybersecurity proattiva e lungimirante. Questa dovrebbe concentrarsi su alcune aree chiave, tra cui: compliance normativa, sicurezza della produzione, gestione dell’IoT e protezione della supply chain.

1. Soddisfare i requisiti normativi

Nel settore dei trasporti, la conformità agli standard di cybersecurity è fondamentale per garantire la sicurezza delle operazioni, proteggere i dati sensibili e gestire efficacemente i rischi emergenti. Con il progredire della tecnologia e l’aumento delle minacce informatiche, le normative sono in continua evoluzione. Per esempio, la Direttiva NIS2 ha introdotto mandati più severi sulla gestione del rischio, la segnalazione degli incidenti e i controlli di sicurezza su terze parti, sottolineando la necessità di adottare un approccio più proattivo e strutturato alla cybersecurity.

Per navigare in questo panorama complesso e garantire la compliance, le organizzazioni del settore dei trasporti devono implementare una strategia olistica di sicurezza. Un primo passo fondamentale è l’esecuzione di risk assessment, utilizzando framework consolidati come l’ISO 27001. Inoltre, standard specifici del settore, come l’ISO 21434 e l’UNECE R155-156 per l’industria automobilistica, forniscono linee guida essenziali per l’identificazione di vulnerabilità nei sistemi critici. Queste norme aiutano le aziende ad esaminare sistematicamente l’infrastruttura esistente, assicurando che essa soddisfi i requisiti previsti e migliorando al contempo la postura di sicurezza complessiva.

Oltre al risk assessment, sono altrettanto importanti una solida strategia di crisis management e test di routine dei sistemi. Simulare regolarmente potenziali attacchi informatici consente alle organizzazioni di mettere alla prova le proprie capacità di risposta e di stare al passo con l’evoluzione delle minacce. Adottando queste misure, le aziende di trasporto non solo riescono a soddisfare i requisiti normativi, ma anche ad aumentare la resilienza contro possibili interruzioni operative, riducendo al minimo il rischio di danni significativi derivanti da incidenti informatici.

2. La sicurezza degli impianti di produzione

Gli impianti di produzione nel settore dei trasporti sono esposti a sfide uniche in materia di cybersecurity. Uno dei problemi principali è la mancanza di un’adeguata segmentazione delle reti IT e OT. Senza un’appropriata segregazione infatti, un attacco ad un sistema può facilmente propagarsi, amplificando il danno. Oltre a questo, sistemi OT obsoleti – che spesso non possono essere patchati – contribuiscono a rendere ancora più vulnerabili tali ambienti.

Per rafforzare la sicurezza dei propri impianti, le aziende devono intraprendere diverse azioni chiave. In primo luogo, è essenziale implementare la micro-segmentazione. Questa tecnica isola i sistemi più vulnerabili (soprattutto quelli legacy) all’interno della rete, creando barriere che limitano la diffusione di potenziali attacchi. Secondo il Ponemon Institute, la micro-segmentazione può ridurre l’impatto di un data breach del 40%, dimostrandosi una strategia molto efficace per la mitigazione dei rischi.

È inoltre fondamentale implementare tecnologie di sicurezza appositamente concepite per gli ambienti OT. Integrando sistemi avanzati di rilevamento delle minacce progettati per sistemi ICS, le aziende possono migliorare la loro capacità di identificare e rispondere agli attacchi rivolti alla propria infrastruttura.

Infine, aumentare la capacità di monitoraggio è fondamentale per una protezione continua. A tal fine, è possibile implementare un SOC (Security Operations Center) dedicato agli ambienti OT, che fornisce una supervisione continua e consente di reagire rapidamente a qualsiasi minaccia. Un SOC OT dedicato assicura che le azioni di cybersecurity rispondano alle esigenze specifiche degli ambienti operativi, offrendo un livello di protezione elevato per i sistemi critici.

3. Affrontare le vulnerabilità IoT

L’aumento dei dispositivi IoT e IIoT nei sistemi di trasporto ha introdotto nuove vulnerabilità. Questi device – utilizzati per la gestione della flotta, il tracciamento delle merci e i sistemi di ticketing e molto altro – spesso non dispongono di solide misure di sicurezza. In tutta Europa,
le organizzazioni subiscono in media quasi 70 cyberattacchi IoT alla settimana [1]. Inoltre, le violazioni che coinvolgono questi dispositivi tendono ad essere più costose, con il 34% delle imprese colpite che subiscono danni tra i 5 e i 10 milioni di dollari [2] – significativamente superiori a quelli derivanti da incidenti informatici non legati all’IoT.

Per mitigare i rischi IoT, le aziende di trasporto dovrebbero:

● Esaminare e correggere le vulnerabilità dei sistemi critici, anche se non espressamente richiesto dalle normative;
● Implementare protocolli di gestione per ottenere visibilità sui dispositivi IoT non gestiti, evitando che diventino facili bersagli per i criminali informatici;
● Monitorare il traffico DNS di tutti i dispositivi IoT e IIoT per identificare tempestivamente le anomalie e impedire che gli attacchi si diffondano.

4.Proteggere la supply chain

La dipendenza del settore dei trasporti da supply chain estese – dai fornitori di hardware agli appaltatori terzi – lo rende estremamente vulnerabile agli attacchi informatici. Gli attaccanti spesso sfruttano gli anelli più deboli della catena per ottenere l’accesso ai sistemi più critici. Le implicazioni finanziarie di queste violazioni sono significative: il costo medio di un data breach nel settore dei trasporti ha infatti superato i 3,7 milioni di euro nel 2023 [3].

Per proteggere la supply chain, le aziende operanti nel trasporto dovrebbero intervenire su diversi fronti. In primo luogo, è essenziale esaminare a fondo i fornitori terzi e i provider di servizi per individuare eventuali vulnerabilità. Ciò significa assicurarsi che tutti i partner rispettino rigorosi standard di cybersecurity, poiché eventuali vulnerabilità nelle reti esterne possono comportare rischi significativi per l’intera catena di fornitura.

Inoltre, l’implementazione di solidi controlli di sicurezza è fondamentale per proteggere dati sensibili e sistemi critici da potenziali violazioni che possono scatenarsi per via di altri attori della filiera. Queste misure aiutano a prevenire accessi non autorizzati e a mitigare i rischi associati alla gestione di informazioni condivise tra diverse entità.

Infine, una stretta collaborazione con i fornitori è indispensabile per garantire la sicurezza di una supply chain . Lavorando insieme, le aziende possono assicurarsi che le pratiche di cybersecurity dei loro partner siano pienamente allineate alle best practice del settore e ai requisiti normativi. Questo sforzo collaborativo contribuisce a creare una difesa unificata contro le minacce cyber e a rafforzare la resilienza complessiva della supply chain.

In conclusione

Le aziende che operano nel settore dei trasporti si trovano all’incrocio tra innovazione tecnologica e complesse sfide di cybersecurity. Mentre si adoperano per la modernizzazione delle loro operazioni e l’integrazione di tecnologie avanzate, devono rimanere vigili nel proteggere i propri sistemi. Focalizzandosi sulla compliance normativa, proteggendo gli impianti di produzione, contrastando le vulnerabilità IoT e salvaguardando la supply chain, le aziende di trasporto possono sviluppare un piano di cybersecurity solido e resiliente che garantisca la continuità operativa e la protezione dalle minacce emergenti.

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